DEMOCRITO

Abdera, tra il 470 e il 457 a.C. – tra il 360 e il 350 a.C.

Left Image

Democrito, uno dei filosofi pluralisti, combina nella sua riflessione ontologica elementi di empirismo e razionalismo. Come Empedocle, riconosce l'importanza dell'esperienza sensibile per acquisire conoscenza, ma sviluppa anche una teoria ontologica che si fonda sulla ragione. Per lui, l’archè è costituito da infiniti atomi (ἄτομα, "indivisibili"), un concetto che elabora razionalmente, ispirandosi anche al pensiero di Zenone sull'infinito.

PENSIERO ONTOLOGICO

Nella dottrina fisica di Democrito, gli atomi sono l’essenza della realtà. Sono infiniti, indivisibili, omogenei nella sostanza ma diversi per forma. Gli atomi si muovono nel vuoto (κενόν, kenón), che costituisce lo sfondo necessario al loro movimento. A differenza di altri filosofi che negano il non-essere, Democrito lo concepisce come reale: il vuoto è il non-essere, ma esiste in quanto condizione per il movimento.
Il moto degli atomi avviene "per necessità" e segue un movimento vorticoso e perpendicolare. Questa dinamica è all'origine della formazione degli enti: combinandosi e separandosi, gli atomi generano la molteplicità degli esseri. È importante notare che Democrito introduce una concezione quantitativa della materia, considerandola misurabile e analizzabile in termini di quantità e configurazione degli atomi. Questo approccio anticipa, secoli dopo, i principi della scienza moderna, motivo per cui Democrito viene considerato un protoscienziato.

PENSIERO GNOSEOLOGICO

Nella sua dottrina gnoseologica, Democrito afferma che la conoscenza ha origine dall’esperienza sensibile, rendendolo un empirista. Noi conosciamo il mondo attraverso le "immagini" (εἴδωλα, eidōla) dei fenomeni, ossia sottili flussi atomici che gli oggetti emanano e che colpiscono i nostri sensi. Tuttavia, non possiamo percepire direttamente gli enti nella loro realtà ultima (gli atomi e il vuoto); ciò che conosciamo sono solo rappresentazioni.
La conoscenza per Democrito è dunque duplice:
  • Conoscenza oscura (σκοτεινή, skoteinḗ): basata sui sensi, è limitata e soggettiva, perché influenzata dalla configurazione dei nostri organi sensoriali.
  • Conoscenza autentica (γνησία, gnēsía): raggiungibile solo attraverso la ragione, permette di comprendere la realtà atomica sottostante ai fenomeni.

PENSIERO ETICO

Nella dottrina etica, Democrito propone una vita basata sulle esigenze naturali ed elementari, come mangiare, bere e dormire. Soddisfacendo solo questi bisogni fondamentali, è possibile vivere in maniera sobria, equilibrata e in armonia con sé stessi e con gli altri. Questo stile di vita conduce all’eutymìa> (εὐθυμία), che si può tradurre come "serenità interiore". Il termine, composto da εὖ (eu, "bene") e θυμός (thymós, "spirito" o "animo"), indica uno stato di equilibrio profondo e soddisfazione, radicato nella parte più intima di noi stessi.
Secondo Democrito, l'eutymia si raggiunge eliminando l’influenza delle passioni, che nascono dal corpo e ci portano fuori equilibrio. Egli distingue chiaramente tra:
  • Passione: Connotata negativamente, deriva dal verbo πάσχω (páschō, "subire"), ed è associata alla perdita di controllo, come nell’amore passionale.
  • Eros (ἔρως): Inteso in senso positivo, è un sentimento derivante dall’elaborazione mentale di un’emozione. A differenza della passione, che muove dal corpo, l’eros nasce dalla mente e riflette un amore più consapevole e profondo.
Questa distinzione rivela l’attenzione di Democrito per l’equilibrio tra corpo e mente. Le passioni, se lasciate incontrollate, conducono al disordine; il sentimento, invece, è frutto della ragione e permette di vivere in armonia con sé stessi e con il mondo.


Right Image